Ieri pomeriggio ho iniziato a leggere "Gli Indifferenti" di Alberto Moravia, pubblicato nel 1929, Gli indifferenti fu l'opera che consacrò la la sua fama. Moravia srisse numerosi romanzi fra i più importanti del Novecento Europeo.
Negli "Indifferenti" Gli indifferenti di Moravia rappresentano la crisi della borghesia italiana sotto il fascismo, una borghesia dominata da ideali materialistici (il sesso e il denaro) e priva di qualsiasi valore ideale. I personaggi riflettono i disvalori di questa società. Di essi alcuni sono vittime inconsapevoli, altri invece sono consapevoli del disfacimento morale della società ma risultano allo stesso modo vittime della corruzione generale.
“Gli indifferenti” di Alberto Moravia sono stati pubblicati nel 1926, nel periodo in cui il fascismo italiano proseguiva trionfante il suo cammino ed in Germania il nazismo aveva preso il potere. In questo romanzo, nato da un diretto desiderio di un analisi moralistica e satirica, vengono ritratti gli aspetti disperati e corrotti della vita e del costume della società borghese di quel periodo storico, con una lucidità e una freddezza puntigliosa che sembrano rifiutare gli ideali della politica trionfalistica del regime, e sottintendono, il giudizio negativo dell’autore nei confronti delle aspirazioni del fascismo italiano. E’ proprio dalla descrizione realistica, opaca, squallida, più vicina alla cronaca che alla poesia e dalla creazione di personaggi carichi di una profonda autenticità che traspare il parere di Moravia e che gli ha aperto la via del realismo.
“Gli indifferenti”, come già dal titolo si può comprendere, narra dell’ “indifferenza”, fatta di coscienza di fallimento, di ribellioni velleitarie, di rassegnazioni apatiche, tramite la storia di una famiglia della media borghesia romana.
In questo periodo di profonda crisi morale, dove si perseguono soltanto valori materialistici, quali il sesso e il denaro, i personaggi del romanzo riflettono proprio questi disvalori e sono vittime della corruzione generale sia quelli che agiscono in piena consapevolezza che quelli vi si ritrovano convolti loro mal grado. Gli obiettivi che la borghesia del tempo si prefiggeva sono quelli di raggiungere il piacere attraverso il conseguimento di una vita proiettata al benessere economico, tramite il Dio denaro, e alla soddisfazione fisica, attraverso l’appagamento sessuale.
Si narra la storia di due fratelli Carla e Michele Ardengo. Due giovani incapaci di provare veri sentimenti e risultano essere in preda alla noia e all'indifferenza. La madre, Mariagrazia, è vedova e legata da quindici anni a Leo Merumeci, suo amante. I figli ne sono a conoscenza da sempre ma fingono di non sapere nulla.
Leo, stanco della relazione con Mariagrazia, corteggia la figlia Carla che, nauseata dal clima ipocrita che la circonda, subisce con stanca rassegnazione la sua sorte come una fatalità.
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